Promemoria ha un portfolio di oltre 200 clienti tra brand internazionali, maison di moda, eccellenze del made in Italy, big corporate e alcune tra le più prestigiose istituzioni culturali del Paese. Ogni anno gestisce +5 mln di asset digitali nel settore moda e lusso e +6 mln di asset digitali nei settori prodotti e servizi. Di seguito una selezione delle nostre collaborazioni.
Memories è il primo metodo di messa a sistema e a valore del capitale intellettuale aziendale basato sull'heritage. L’obiettivo del metodo è quello di far emergere il patrimonio intangibile posseduto dall’azienda attraverso la codifica, la classificazione, la conservazione e la valorizzazione dei saperi, trasformandoli in asset economici e strategici per i diversi settori dell’azienda: marketing, comunicazione, F&A, legal, R&D, real estate…
Il laboratorio interno di Promemoria si occupa del delicato passaggio dal documento fisico all’oggetto digitale in tutte le sue fasi, integrando i servizi di consulenza e piattaforma. Fino ad oggi ha trattato e gestito digitalmente circa 7.300.000 item ed eseguito il condizionamento e la schedatura di oltre 800.000 pezzi, tra beni archivistici e museali.
Un metodo per isolare il DNA di grandi aziende e brand internazionali, creativi e professionisti, per trasformare la storia e il know how in risorse e asset al servizio del brand, dell’azienda e degli stakeholder.
Enti e fondazioni, musei e teatri, biblioteche e comuni: Promemoria offre strumenti digitali, competenze specialistiche e un'esperienza unica per organizzare, gestire e valorizzare a 360° i propri contenuti d’archivio.
Un metodo dedicato ai passion asset, nato dalla collaborazione di Promemoria Group e Tosetti Value, il primo Multi-Family office italiano, e messo a punto per generare una fotografia completa del patrimonio personale e familiare, funzionale alla sua organizzazione e alla gestone di oggi e di domani.
Un metodo per isolare il DNA di grandi aziende e brand internazionali, creativi e professionisti, per trasformare la storia e il know how in risorse e asset al servizio del brand, dell’azienda e degli stakeholder.
Enti e fondazioni, musei e teatri, biblioteche e comuni: Promemoria offre strumenti digitali, competenze specialistiche e un'esperienza unica per organizzare, gestire e valorizzare a 360° i propri contenuti d’archivio.
Un metodo dedicato ai passion asset, nato dalla collaborazione di Promemoria Group e Tosetti Value, il primo Multi-Family office italiano, e messo a punto per generare una fotografia completa del patrimonio personale e familiare, funzionale alla sua organizzazione e alla gestone di oggi e di domani.
Se da una parte l’archivio è il luogo della sicurezza, dall’altra può essere anche una miniera d'ispirazione — adatta alle esigenze di comunicatori, marketing specialist e creativi: due lati della stessa medaglia che Campari ha deciso di sviluppare insieme a Promemoria.
Per la messa a sistema del proprio ricchissimo patrimonio archivistico — poster dell'epoca della Belle Epoque, lavori su carta firmati da alcuni dei più grandi artisti del Novecento, spot pubblicitari per la televisione diretti da maestri come Federico Fellini, fotografie, prototipi ideati da designer che hanno fatto la storia del settore — è stata realizzata una piattaforma, un Caveau Digitale che protegge e rende accessibile agli addetti ai lavori l’heritage del brand Campari. Un patrimonio ineguagliabile, che rappresenta la storia dell’arte della comunicazione — trait d’union fra il linguaggio della creatività e la cultura del made in Italy, che è stato alla base di un lavoro di consulenza da parte di Promemoria per definire e implementare al meglio la struttura corporate del brand.
Dopo il lavoro di migrazione dati, digitalizzazione e shooting dei materiali d’archivio presso il Digital LAB Promemoria e la sede del Museo Campari a Sesto San Giovanni, è stato possibile concentrarsi sulla realizzazione di tre percorsi tematici che raccontassero questo grande patrimonio culturale al grande pubblico attraverso articoli, saggi e approfondimenti. Un progetto che prende il nome di The Art Journal: contenuti pensati per essere fruiti sul web, attraverso un linguaggio ampiamente accessibile e destinato a un’utenza eterogenea.